Anno record per gli investimenti nell’ecosistema delle startup in Italia: sommando i round per la raccolta di capitali, il crowdfunding e gli investimenti di Business Angel che finanziano le imprese tramite l’acquisto di quote azionarie, nei primi 6 mesi del 2021 sono stati investiti 651 milioni di euro nelle startup e nelle imprese innovative. Undici startup hanno raccolto da 10 a 100 milioni di euro, 28 fra 1 e 10 milioni, e le rimanenti da un milione in giù.
Sei mesi eccezionali se si pensa che, in tutto il 2020, gli investimenti totali avevano superato di poco i 700 milioni. Se questo trend continuasse, si presenterebbero le condizioni per chiudere l’anno con oltre 1 miliardo di investimenti in Italia per le startup innovative.
Ma facciamo un passo indietro: cosa si intende per startup? Si tratta di un’impresa di nuova costituzione, non necessariamente operante nei settori hi-tech o ICT, che promuove un prodotto o un servizio innovativo o incrementale rispetto a quelli offerti sul mercato. Per essere considerata startup, in un periodo di pochi mesi l’impresa deve essere costituita e il prodotto deve essere disponibile per la commercializzazione.
Ai sensi della normativa di riferimento – lo Startup Act (DL 179/2012, art. 25, comma 2) – una startup innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, che rispetti i seguenti requisiti:
- non possono essere state costituite da più di cinque anni, per tale motivo si parla di “imprese giovani”
- devono avere la propria sede in Italia o in un paese membro dell’Unione europea
- a partire dal secondo anno di attività, la produzione totale approvata nell’ultimo bilancio non deve essere superiore a 5 milioni di euro
- l’impresa non può distribuire gli utili generati dalla produzione e vendita di servizi o beni
- l’oggetto sociale all’atto di registrazione deve essere lo sviluppo, la produzione o la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico
- le startup non possono essere quotate nei mercati finanziari
- la startup non può costituirsi dalla fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di un’altra azienda
Infine una startup innovativa, per essere ritenuta tale, deve rispettare almeno uno dei seguenti tre criteri:
- Sostegno di spese in ricerca, sviluppo e innovazione pari ad almeno il 15% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione
- Impiego di personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale)
- Titolarità, deposito o licenza di almeno un brevetto, o titolarità di un software registrato