I numeri lo dimostrano chiaramente: il 2020 è stato l’anno del boom per le vendite online e il 2021 prosegue su questo trend di crescita. Secondo il report Salesforce Shopping Index, nel primo trimestre di quest’anno l’e-commerce globale nel mondo è cresciuto del 58%, molto di più del primo trimestre 2020 quando la crescita si era attestata al 17%. In Italia andiamo persino meglio con una crescita del 78%, posizionandoci al quarto posto dopo Canada, Olanda e Regno Unito. 

Aumentano anche gli acquisti fatti con lo smartphone; nel nostro paese la crescita del traffico generato da mobile è passata dal 21% del quarto trimestre del 2020 al 24% nel primo trimestre del 2021, mentre si è dimezzato il volume degli acquisti fatto da pc. 

La pandemia ha indubbiamente giocato un ruolo decisivo per lo spostamento online di rivenditori e consumatori, riducendo anche la diffidenza culturale che tradizionalmente caratterizza il settore delle vendite online. Le abitudini di spesa stanno cambiando e in futuro probabilmente dovremmo prepararci ad altri cambiamenti. 

Stringendo il focus sui prodotti alimentari, secondo i dati dell'Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano in collaborazione con Netcomm, nel 2020 la porzione di prodotti alimentari venduti online è cresciuta del 56%. Basti pensare che nel 2020, durante i lockdown, si sono osservati picchi della domanda del 300-400% rispetto al periodo pre-pandemia. 

Numeri che confermano come la digitalizzazione sia una componente ormai strutturale dell’esperienza di acquisto, imponendo serie riflessioni alle aziende sul ruolo dei punti vendita e sulla forza lavoro manuale impiegata nei negozi. Diventa perciò fondamentale per le aziende della grande distribuzione e per i piccoli produttori costruire una relazione digitale con i consumatori, superare resistenze culturali e implementare la tecnologia nei propri negozi.

Nel Retail crescono gli acquisti online di prodotto (+5,5 miliardi di euro in 12 mesi), si dimezza il valore dei servizi (-47%) a causa della crisi del turismo e trasporti. In controtendenza i servizi delle Assicurazioni in crescita del +6% per una spesa di 1,6 miliardi di euro.

Guardando al Retail la pandemia e il conseguente lockdown hanno creato uno dei cambiamenti più profondi degli ultimi dieci anni, con effetti sui numeri del mercato italiano: a fronte della crescita rilevante degli acquisti online di prodotto (+5,5 miliardi di euro in 12 mesi), i servizi dimezzano il loro valore (-47%) a causa della crisi che ha colpito il settore del Turismo e trasporti. 

In controtendenza i servizi delle Assicurazioni: sempre secondo l’Osservatorio eCommerce B2c gli acquisti online nelle Assicurazioni registrano una crescita del +6% per una spesa di 1,6 miliardi di euro. 

Inoltre esistono delle polizze assicurative, come quelle offerte dal Gruppo Unipol, dedicate proprio al mondo del commercio che garantiscono tutela legale in caso di controversie con i fornitori e la copertura per danni involontariamente cagionati a terzi nello svolgimento dell’attività professionale. Tramite tali polizze viene offerta anche la protezione dei dati digitali, con assistenza malware e programmi di difesa in caso di attacco informatico, oltre che il supporto per la ricostruzione di dati e  archivi e, in caso di intrusione negli archivi, la tutela per l’uso indebito dei dati personali di clienti e fornitori.