​La Digital Transformation è il processo di cambiamento organizzativo, economico, sociale e creativo abilitato dall'adozione e dallo sviluppo delle tecnologie digitali. Non c'è impresa, Pubblica Amministrazione o singolo cittadino che non ne sia stato toccato. Per Digital Transformation, quindi, possiamo intendere la conoscenza e l'adozione di nuove tecnologie, come Cloud Computing, Big Data, Internet of Things, Blockchain, Intelligenza Artificiale, 5G. All'interno di questo perimetro quali saranno i principali trend attesi per il 2023? Abbiamo fatto una ricognizione per stabilire una lista di focus tematici sui quali sono attesi importanti evoluzioni nel prossimo anno. Lo scenario attuale vede un'integrazione sempre più profonda tra le nostre vite e la tecnologia: da una parte disponiamo di funzionalità sempre più avanzate e dall'altra condividiamo una maggior consapevolezza delle implicazioni che la tecnologia ha sulla nostra società. Le tendenze su larga scala che stanno emergendo avranno implicazioni in tutti gli ambiti tecnologici.

Partendo da queste considerazioni, vi presentiamo alcuni spunti di riflessione.

Dall'analisi all'azione: decisioni sempre più informate e data driven

La crescente diffusione dell'intelligenza artificiale e del machine learning offre la possibilità di ottenere analisi sempre più avanzate. L'evoluzione prevista per il 2023 riguarda gli analytics per specifici casi d'uso. Dati e metadati saranno quindi sempre più al centro dell'attenzione. Di conseguenza diventerà indispensabile implementare e promuovere un efficace utilizzo di software di analisi, capaci di utilizzare i dati raccolti da sensori e dispositivi di sicurezza e monitoraggio, per valutare quello che sta avvenendo e prendere decisioni in tempi molto ristretti.

IoT, 75 miliardi di dispositivi connessi entro tre anni

Secondo Statista entro il 2025 nel mondo ci saranno circa 75 miliardi di dispositivi IoT connessi. L'Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano (aprile 2022) calcola che gli oggetti connessi attivi in Italia siano 110 milioni, poco più di 1,8 per abitante. Aziende, istituzioni e organizzazioni si stanno dotando di strumenti capaci di raccogliere informazioni e di elaborare metadati. Una rete di oggetti fisici dotati di sensori, software e altre tecnologie integrate, che permettono di connettere e scambiare dati con altri apparecchi e sistemi attraverso Internet. Una tendenza che proseguire senza esitazioni anche nel 2023.

Lo scenario attuale vede un'integrazione sempre più profonda tra le nostre vite e la tecnologia. Strategie data driven, IoT, sicurezza informatica, cloud e regole sulla gestione e protezione dei dati sempre più dettagliate, saranno alcuni dei trend protagonisti del 2023

La cybersecurity

Una recente ricerca dal titolo “2022 Technology Spending Intentions Survey" della società americana di ricerche Enterprise Strategy Group (ESG) sostiene che gli investimenti in sicurezza informatica sono destinati ad aumentare per far fronte al continuo incremento degli attacchi cyber. Inoltre, secondo la società di consulenza Manage Business la spesa globale per la sicurezza informatica raggiungerà addirittura i 1,5-2 trilioni di dollari entro il 2025. Un trend messo in evidenza anche dal Global Tech Outlook di Red Hat, riassunto in un nostro articolo, il mese scorso, sullo stato di avanzamento delle organizzazioni di tutto il mondo, nelle loro iniziative di trasformazione digitale. Nel mondo di oggi, in cui ogni dispositivo tecnologico che utilizziamo è parte di una più ampia rete dove i diversi elementi sono interconnessi e interdipendenti tra loro, la cybersecurity non può più essere considerata come una feature aggiuntiva.   

Il cloud ibrido

Nel 2023 le aziende inizieranno a pianificare un vero cloud ibrido, nel quale le applicazioni vengono eseguite combinando un cloud pubblico e uno privato. Una soluzione che offre un mix flessibile di servizi di cloud computing, estendendo l'infrastruttura e le operation in modo coerente per fornire un unico modello operativo che gestisce i carichi di lavoro delle applicazioni in entrambi gli ambienti. Tuttavia, la carenza di competenze continuerà a rappresentare una sfida. I collaboratori con le competenze necessarie per costruire infrastrutture serverless e cloud native sono di fatto molto pochi, e in generale il tema della formazione e reskilling, è molto problematico.

Maggiore attenzione alle regole

Il settore tecnologico nel suo insieme è osservato sempre più da vicino dai legislatori dei vari Paesi. Nei prossimi mesi l'attenzione di sposterà sulla regolazione dei differenti casi d'uso con particolare riferimento alla protezione dei dati, per garantirne la conformità alle leggi locali, regionali e internazionali. Tra gli organismi più attivi nella regolamentazione troviamo la Commissione Europea. Già nell'ambito dell'AI act, parte della strategia sull'Intelligenza Artificiale, la Commissione mira ad assegnare specifiche categorie di rischio ai diversi casi d'uso dell'AI, definendo il primo framework legale dedicato a questa tecnologia.

Sempre più iper-automazione

I flussi di lavoro più complessi porteranno alla creazione di architetture IT componibili basate sull'analisi dei dati e sfrutteranno sempre più tecnologie low code/no code in grado di innescare lo sviluppo di Intelligenza Artificiale e Machine Learning. Un processo definito iper-automazione, orientato al miglioramento del business che le organizzazioni utilizzeranno per identificare rapidamente, controllare e automatizzare il maggior numero possibile di processi aziendali e IT.