Generazione Z e Millennials fanno sentire la loro voce, chiedendo più consulenza ed educazione assicurativa. A rivelarlo è un recente studio condotto da Chubb che ha analizzato le preferenze di cinque generazioni di consumatori benestanti, con un patrimonio netto elevato, negli Stati Uniti e in Canada. I risultati sono contenuti nel report Selling Across Generations​ e rivelano differenze nel modo in cui ogni generazione acquista l’assicurazione, cosa cercano in una compagnia assicurativa, le coperture, i tipi di intermediari di cui si fidano e come attualmente interagiscono con gli agenti assicurativi. Nello specifico lo studio riguarda la Gen Z (1997-2012), Millennials (1981-96), Gen X (1965-80), Baby Boomers (1946-64) e Silent Generation (1928-45).

Gen Z e Millennials desiderano che il loro agente o broker dica loro quali decisioni prendere, hanno bisogno di consigli mentre le persone più anziane sono maggiormente interessate a comprendere le informazioni e il processo di pensiero alla base delle raccomandazioni che ricevono da un agente. Gen Z e Millennials si fidano e si affidano, credono nelle competenze e nella trasparenza degli agenti, che reputano dei riferimenti indispensabili. Quasi la metà (46%) degli intervistati della Gen Z e il 43% dei Millennials accolgono favorevolmente suggerimenti per il tipo di prodotto da acquistare, rispetto a solo il 21% della Gen X (1965-1980), il 36% dei Baby Boomers e il 29% della generazione silenziosa. Inoltre, il 47% degli assicurati appartenenti alla Generazione Z e il 40% dei Millennials è disposto a condividere i dati dei loro dispositivi smart con gli assicuratori per ottenere prodotti e servizi personalizzati. In generale la consulenza preliminare di un agente per conoscere i vantaggi e le soluzioni assicurative più adatte alle loro esigenze, è particolarmente apprezzata dagli appartenenti alla Gen Z (80%) e dai Millennials (83%).

Quasi la metà (46%) degli intervistati della Gen Z e il 43% dei Millennials accolgono favorevolmente suggerimenti per il tipo di prodotto da acquistare, rispetto a solo il 21% della Gen X (1965-1980), il 36% dei Baby Boomers

Le generazioni più giovani sono anche le più ricettive all’idea che il loro agente o broker le istruisca su come i prodotti e servizi assicurativi possano soddisfare i loro obiettivi a lungo termine. Lo studio ha anche scoperto che le generazioni più giovani hanno maggiori probabilità di utilizzare le recensioni sui social media quando scelgono un agente o un broker. Infatti, la maggior parte degli intervistati della Gen Z (94%) e dei Millennial (89%) si affida alle recensioni sui social media prima di scegliere un agente, rispetto al 64% dei Gen X e al 56% dei Baby Boomers.

Le due principali fonti di informazioni sulle assicurazioni sono gli agenti e la ricerca online, mentre la famiglia, gli amici e gli influencer non sono ritenute fonti primarie di informazioni sulle assicurazioni. Con la sola eccezione della generazione Z, più propensa ad affidarsi ai suggerimenti dei conoscenti di fiducia. 

A tal proposito i dati analizzati fanno pensare che le assicurazioni dovranno evolversi in futuro sempre più verso il mondo digital. Una ricerca di Webranking, che monitora il digital marketing, sostiene che il 47% degli assicurati in Italia acquisti le polizze via web. Una percentuale destinata a salire poiché entro il 2030 la generazione Millennials rappresenterà il 45% del mercato assicurativo. Una conferma arriva anche dagli investimenti in startup insurtech che sono aumentati quasi del 100% in un anno, passando da 5,1 milioni di euro a 10 milioni. 

Per quanto riguarda le coperture, le generazioni più giovani tendono ad avere meno garanzie assicurative rispetto alle generazioni precedenti; tuttavia il numero complessivo è incoraggiante, infatti più di un terzo di tutti gli intervistati dichiara di avere sottoscritto un prodotto assicurativo, come la copertura per responsabilità civile o articoli di valore.