Il Metaverso combina realtà fisica e mondi virtuali in un ambiente multiuso e si basa sulla convergenza di tecnologie per la realtà aumentata e la realtà virtuale, che abilitano interazioni multimodali con oggetti digitali, ambienti virtuali e persone. Il Metaverso, perciò, unisce tecnologie come AI, AR e VR per consentire agli utenti di entrare nel mondo virtuale, in modo immersivo e interattivo. Ad esempio, gli oggetti virtuali possono essere incorporati nell’ambiente reale utilizzando la tecnologia della realtà aumentata, e la realtà virtuale aiuta a immergersi in un ambiente virtuale 3D o nella ricostruzione 3D, utilizzando la modellazione 3D al computer.

A tal proposito tutte le aziende tech stanno puntando sulla Extended Reality, la realtà estesa, che comprende sia la realtà virtuale completamente immersiva (VR) sia la realtà aumentata (AR), in cui le immagini del computer sono sovrapposte alla visione naturale degli utenti.

Secondo le stime di IDC quest’anno saranno spediti circa 16 milioni di visori per la realtà aumentata, ma entro un decennio le vendite potrebbero addirittura raggiungere quelle degli smartphone.

Il CEO di Microsoft Satya Nadella sostiene che la realtà estesa sarà una delle tre tecnologie che modelleranno il futuro, insieme all’intelligenza artificiale e al quantum computing. Sundar Pichai, CEO in Alphabet (la società madre di Google) ha dichiarato che l’AR potrebbe essere una grande area di investimento per l’azienda. I fondi di venture-capital hanno destinato quasi 2 miliardi di euro nella realtà aumentata nell’ultimo trimestre del 2021.​

Secondo le stime di IDC quest'anno saranno spediti  circa 16 milioni di visori per la realtà aumentata, ma entro un decennio le vendite potrebbero addirittura raggiungere quelle degli smartphone

Nei prossimi anni saranno numerose e importanti le novità, ma la domanda più frequente è se i caschi per la realtà aumentata possano andare oltre i gamer e diventare una vera e propria piattaforma tecnologica, contestualmente alla diffusione del Metaverso. 

La prestigiosa rivista tedesca Der Spiegel concorda sul fatto che i caschi non sostituiranno completamente i telefoni, proprio come i telefoni non hanno sostituito i computer con desktop. Ma sottolinea che l’informatica negli ultimi anni è diventata molto più personale, passando da un computer fisso ad un vero e proprio prodotto completo nel palmo di una mano, con delle dimensioni molto ridotte. In questo nuovo scenario, i caschi per la realtà aumentata potrebbero far parte di un ecosistema di tecnologia ampio che attira l’attenzione di molti consumatori. 

Ci vorrà ancora un po’ di tempo, probabilmente, per vedere affermarsi questo ecosistema complessivo di comunicazione, interazione, intrattenimento, ma lo scenario è in piena evoluzione, probabilmente ne vedremo delle belle.​