Secondo l'Insurtech Investment Index 2021 aumentano gli investimenti in startup da parte delle Compagnie assicurative e degli intermediari, con quasi 10 milioni di euro rispetto ai 5,1 spesi nel 2020 e una crescita dell'8%. In Italia certamente la trasformazione del settore assicurativo è avviata: si stima che entro il 2030 il valore dei premi complessivi toccherà i 10 trilioni di dollari a livello mondiale e che l'80% delle polizze sarà veicolato attraverso piattaforme digitali.
L'indicatore ideato e redatto da IIA (Italian Insurtech Association) e dall'Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano stima la maturità del settore insurtech in Italia ed è utile per capirne l'andamento all'interno del Paese, comparando le dinamiche italiane con quelle internazionali.
L'indice prende in considerazione tre fattori:
- Investimenti di capitale nelle startup Insurtech e PMI innovative del settore assicurativo
- Investimenti di innovazione interna nello sviluppo digitale di Compagnie, intermediari professionali e fornitori dell'industria assicurativa
- Investimenti nella collaborazione fra attori della filiera
L'indice è espresso in trentesimi.
Il punteggio di 18/30 registrato nel 2020 per l'Italia è cresciuto fino a 20/30 nel 2021; un buon risultato, ma non ancora sufficiente. Nonostante l'incremento degli investimenti, infatti, sono diminuite le sperimentazioni su progetti interni (-16 pp) e le partnership (-22 pp). Solo il 47% delle Compagnie assicurative ha avviato progetti sviluppati internamente contro il 63% del 2020, le collaborazioni esterne sono passate dal 75% del 2020 al 53% del 2021.
Nel 2021 si sono registrate 14 operazioni per un valore di 9,7 milioni di euro e un capitale medio investito a circa 0,7 milioni. L'86% di questi investimenti sono diretti a startup con sede in Italia, mentre il 7% verso startup con sede in Europa e il 7% nel mondo.