Ultimamente non si parla d’altro nell’ecosistema degli innovatori: il ChatGPT di OpenAi è il fenomeno più interessante degli ultimi mesi considerando i suoi effetti potenzialmente rivoluzionari nel mercato dell’intelligenza artificiale. GPT è acronimo di Generative Pretrained Transformer, uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale (o Natural Language Processing) molto potente e versatile, che utilizza algoritmi di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane all’interno di un discorso. È stata realizzata da OpenAi - ente non-profit di ricerca e sviluppo, nato per “garantire che l’intelligenza artificiale generale porti benefici a tutta l’umanità” - con l’obiettivo di facilitare il modo in cui interagiamo con le macchine, in una vasta gamma di applicazioni, dal servizio clienti alla traduzione linguistica fino alla scrittura creativa.
Il nuovo ChatGPT si avvale del modello GPT-3, rilasciato da OpenAi nel 2020, un tipo di linguaggio basato sul deep learning per produrre testi simili a quelli umani e gestire diverse attività, come la risposta a domande e la traduzione automatica.
ChatGPT sa rispondere alle domande e conversare molto meglio dei tradizionali (e spesso deludenti) chatbot che le aziende già utilizzano da anni. Questo nuovo strumento è in grado di comprendere le sfumature del linguaggio umano sfruttando gli algoritmi di machine learning, che vengono addestrati su una grande quantità di dati, per imparare dalle conversazioni.
I risultati visti in questa prima fase sono sbalorditivi, nettamente migliori di ciò a cui siamo abituati fino ad oggi. ChatGPT parte da istruzioni verbali (una frase, una domanda) e può creare testi, stringhe di codice software, immagini o persino video, elaborando risposte personalizzate, sensate e articolate.
Si tratta di un’innovazione ancora in corso di perfezionamento e sarà utilizzabile in tantissimi ambiti: ad esempio al servizio clienti delle aziende, traduzioni avanzate, scrittura creativa, assistenti virtuali, creazioni artistiche, attingendo ed allenandosi su dataset immensi, stabilendo ricorrenze, trovando similitudini, costruendo statistiche delle combinazioni più frequenti.