La capacità della nuova generazione di chatbot di intelligenza artificiale di creare contenuti e immagini complessi in pochi secondi, comporta nuove sfide per la lotta alla disinformazione. Stando all'ultimo rapporto rilasciato da NewsGuard sono già state identificate circa 50 pseudo-testate quasi interamente popolate con articoli, scritti da software di AI: fake news non più confezionate da qualche professionista della disinformazione, ma da sistemi automatizzati. Siti web solitamente di pessima qualità che pubblicano enormi quantità di articoli (fino a cento al giorno) con finalità di clickbait per attirare il maggior numero possibile di utenti, e generare rendite pubblicitarie.
Il problema delle fake news è planetario e lo si può affrontare solo collaborando.
I grandi Paesi e le istituzioni internazionali stanno avviando partnership per una strategia comune. In occasione della quarta riunione ministeriale del Consiglio per il commercio e la tecnologia (Ttc) EU-Usa che si è tenuta recentemente in Svezia, Unione Europea e Stati Uniti hanno siglato una dichiarazione congiunta in cui si afferma la necessità di mitigare i rischi legati allo sviluppo della nuova tecnologia, per cogliere le potenzialità dell'intelligenza artificiale.
«L'Unione Europe e gli Stati Uniti riaffermano il loro impegno per sviluppare tecnologie di AI affidabili e responsabili – si legge nel documento congiunto -. La cooperazione sui nostri approcci è fondamentale per promuovere un'innovazione responsabile, che rispetti i diritti, la sicurezza e garantisca che l'AI fornisca benefici in linea con i nostri valori democratici condivisi».
Per quanto riguarda il bollino attualmente non è chiaro che forma avrà e quando verrà implementato. Non ci resta che attendere notizie direttamente dall'Unione.