Ogni genitore ha come priorità quella di proteggere il proprio bambino, ma lo stress, la stanchezza e la routine possono portare, in casi estremi, a tragici errori. Per ridurre il rischio di dimenticanze, lo Stato italiano ha introdotto la legge salva bebè nel 2018, rendendo obbligatorio l’uso di un dispositivo anti-abbandono per i bambini fino ai 4 anni.
E' infatti diventato obbligatorio l'utilizzo, unitamente al seggiolino, di un dispositivo anti abbandono, appositamente studiato per evitare che un bambino possa essere dimenticato dentro la vettura.
Quando è obbligatorio il dispositivo anti-abbandono?
Il dispositivo anti-abbandono è obbligatorio dal momento in cui il bambino viene trasportato per la prima volta in auto. La legge n°117 del 2018, entrata in vigore il 7 novembre 2019, prevede che chiunque trasporti un minore di 4 anni su un veicolo debba utilizzare un dispositivo anti-abbandono omologato. La normativa si applica sia ai genitori sia ad altre persone che occasionalmente trasportano bambini.
Inoltre, per agevolare l’uso su più veicoli, sono disponibili dispositivi portatili e facilmente trasferibili, adatti anche per auto a noleggio.
Cosa succede se non si utilizza il dispositivo anti-abbandono?
L’inosservanza della legge comporta sanzioni che vanno da 83 a 333 euro, con la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva, la patente può essere sospesa per un periodo compreso tra 15 giorni e 2 mesi.
Per essere in regola, il dispositivo deve:
Rispettare i requisiti tecnici previsti dalla normativa
Essere attivo e funzionante durante l’uso
Essere compatibile con il seggiolino utilizzato
Va ricordato che anche chi trasporta occasionalmente minori sotto i quattro anni è tenuto a rispettare la normativa. La legge non fa distinzione: la sicurezza del minore è responsabilità di chi guida.
Quali caratteristiche deve avere un dispositivo anti-abbandono?
Un dispositivo anti-abbandono omologato deve:
- Attivarsi automaticamente quando il bambino viene posizionato su seggiolino, senza richiedere azioni specifiche da parte del conducente;
- Essere progettato in modo da non alterare l’efficacia del seggiolino in caso di impatto;
- Includere meccanismi di avviso efficaci, ad esempio notifiche sullo smartphone, su più canali (audio, visivi o vibrazioni).
È importante scegliere un dispositivo che soddisfi le proprie esigenze senza compromettere la sicurezza del bambino. I dispositivi che richiedono connessioni Bluetooth sono tra i più diffusi: il Bluetooth è generalmente attivo sui dispositivi mobili, e molti sistemi anti-abbandono includono notifiche che avvisano se la connessione non è attiva.
Come funziona il sistema anti-abbandono?
Esistono due principali categorie di dispositivi:
- Dispositivi universali: Si acquistano separatamente e si installano su qualsiasi seggiolino. Solitamente includono sensori posti sotto la seduta o collegati alla cintura di sicurezza. Sono ideali per chi utilizza più veicoli, poiché possono essere facilmente trasferiti. È importante scegliere modelli omologati che non alterino la struttura del seggiolino o la sua capacità di protezione in caso di incidente. I dispositivi di qualità garantiscono conformità normativa e sicurezza.
- Dispositivi integrati nel seggiolino: Sono incorporati dal produttore. Offrono un design compatto e una configurazione preimpostata, ma possono avere costi elevati e limitazioni in termini di aggiornamenti software o durata delle batterie.
Sicurezza e praticità: scegliere il dispositivo giusto
La scelta del dispositivo dipende dalle proprie esigenze e dall’uso che se ne farà. Alcuni preferiscono modelli universali per la loro flessibilità, mentre altri optano per seggiolini con dispositivi integrati per la semplicità d’uso. È fondamentale verificare che il dispositivo scelto rispetti tutte le normative previste dalla legge.
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